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Giochi e giocattoli

http://www.geoartestoria.altervista.org/media/40-IlGiocoeiGiocattolinelMedioevo.pdf

 

I manoscritti miniati, i testi scolastici, gli affreschi e le sculture realizzate a partire dall' XI°secolo forniscono molte immagini in cui è possibile osservare quali fossero i giochi più comuni praticati nella società medievale: le biglie, il cerchio mosso da un bastone, la mazza e la boccia di legno o di stoffa (gioco della pelota), la mosca cieca, giochi di abilità con la palla

I giocattoli più semplici, costruiti per i bambini meno ricchi, erano fatti di materiali poverissimi: ciottoli, fili d'erba e rametti per costruire piccoli mulini a vento, conchiglie, ciuffi di lino o canapa per fabbricare bambole e palle di pezza. Dalle botti si potevano recuperare i cerchi e dalla vescica dei maiali ricavare palloni resistenti. I figli di contadini, ricevevano in regalo giochi semplici come la conocchia (rocca per filare) o bambole di pezza per le femmine, e piccoli trampoli e carretti in legno per i maschi, giochi che anticipavano il futuro mestiere. I bambini nel Medioevo possedevano piccole barche in legno, del tutto simili a quelle adoperate per trasportare le merci da un capo all'altro del Mediterraneo, che dotate di un foro a prua in cui si inserivano le cordicelle, potevano essere trasportate facilmente lungo i corsi d'acqua.
Giocare "ai grandi" resta comunque, in tutte le epoche, il gioco più diffuso presso tutti i ceti sociali.
In una società in cui l'aspirazione più alta per un bambino è quella di diventare un prode cavaliere, classe sociale permettendo, non possono mancare i cavalieri in miniatura costruiti in piombo, in terracotta e in legno a volte provvisti di lancia per imitare la giostra che tanto divertiva il mondo degli adulti.

In città gli artigiani fabbricavano su commissione fischietti in terracotta a forma di uccello e uccelli metallici animati. 

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Diffuse erano le trottole in legno e servizi in miniatura per le bambole.

I giocattoli per i bambini aristocratici erano prevalentemente archi in legno in miniatura, spade in legno per duellare, cavalli costituiti da un bastone e da una testa scolpita in legno e naturalmente bambole articolate, vestite con abiti eleganti e relativo corredo. La finalità didattica di alcuni di questi giochi è evidente, attraverso l'attività ludica il bambino impara le regole della società e i comportamenti da adottare in accordo con il proprio rango sociale. Le famiglie più ricche commissionavano bambole articolate costruite in legno, argilla e filo di ferro, che poi venivano rivestite con abiti all'ultima moda, identici a quelli usati dalle bambine. Spesso queste bambole, in quanto modellini facilmente trasportabili, venivano adoperate, tra i ceti sociali alti, per far circolare le ultime tendenze della moda femminile. Anche i neonati avevano i loro giocattoli: oggetti o bambolotti modellati in argilla, e riempiti di biglie, fungevano
da sonagli che le nutrici agitavano sulla culla.
Diversamente dalla società moderna, nel Medioevo il gioco non era "sessuato", ne abbiamo prove dalle fonti contabili: maschi e femmine giocavano con le bambole e con i relativi corredini

 

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